
Con la fine dell’anno è tempo per tutti di un bilancio.
Se penso all’anno che sta per finire mi vengono in mente solo le cose belle che mi sono capitate.
Una delle cose più belle di questo 2017 è stato un meraviglioso viaggio fotografico in India. Era da tanto tempo che avevo voglia di andarci e quest’anno si è finalmente concretizzato questo mio sogno. E’ stato un viaggio fantastico perché ho conosciuto delle persone speciali con la passione comune per la fotografia che ha consolidato i nostri rapporti anche dopo il rientro in Italia. Eravamo solo 12 con due fotografi professionisti che ci hanno accompagnati in questa avventura straordinaria.

Ne è scaturita una notevole produzione fotografica (ho scattato più di 1.300 fotografie) da cui ho tratto un portfolio selezionando le 10 foto più belle che ho condiviso sul sito LensCulture partecipando ad un concorso che, ovviamente, non ho vinto ma che mi ha lasciato una bella recensione delle mie foto nella quale sono stata paragonata, come stile, al grandissimo fotografo Steve Mc Curry, e questo mi basta.
https:///daniela-metteo?modal=project-410223
https://www.lensculture.com/submission-reviews/35846
Ho proposto nuovamente una decina di foto dell’India per la partecipazione ad una mostra collettiva organizzata da Officine Fotografiche e sono stata selezionata. Le mie foto sono state esposte nel mese di Luglio sul ponte pedonale della Garbatella.

A settembre ho partecipato alla produzione fotografica del secondo numero della rivista CITIES che si occupa di street photography ed ho avuto la soddisfazione di vedere pubblicata una mia foto.

Sono andata, in qualità di autrice, alla presentazione ufficiale della rivista a Roma ad ottobre ed ho avuto la mia copia omaggio.

Il successo della rivista CITIES ha portato alla realizzazione di una mostra fotografica a Milano nella quale sono state selezionate soltanto 90 foto tratte dai due numeri di CITIES e la mia foto, con mia grande soddisfazione, è stata selezionata nuovamente. Ovviamente non sono mancata all’inaugurazione il 24 ottobre.

Questo mese è stato particolarmente fruttuoso perché ho pubblicato anche il mio libro “Il diario perduto” ma solo in e-book perché mi ha consentito di farlo in autonomia, vista la latitanza delle case editrici.

Nel corso dell’anno sono riuscita a ritagliarmi anche uno spazio per la lettura e mi sono accorta di aver letto almeno una trentina di libri, alcuni bellissimi, altri meno ma tutti mi hanno lasciato qualcosa.
Ho fatto tante nuove amicizie che da virtuali sono diventate reali grazie all’amore per la lettura e che ho consolidato in occasione di un incontro il 9 dicembre alla fiera del libro di Roma “Più libri più liberi” con pranzo finale.

Per tutto ciò che ho fatto devo ringraziare i miei colleghi invidiosi ma, soprattutto, i dirigenti del mio ufficio che con la loro incompetenza, la loro totale incapacità di gestire un ufficio ed il personale mi hanno dato la spinta per guardare oltre e dedicarmi maggiormente alle cose che mi rendono felice perché per me il bicchiere non è mai mezzo vuoto ma mezzo pieno e per l’anno prossimo mi auguro di vederlo pieno fino all’orlo.
Sono soddisfatta delle cose che ho fatto in questo lungo anno ma, visto che per il futuro ci si aspetta sempre di più, spero che il 2018 mi porti il compimento di ciò che ho seminato quest’anno.
Vorrei fare qualche altro viaggio, vorrei proseguire nei miei progetti fotografici e mi piacerebbe che il mio libro abbia una certa diffusione dato che è ancora invisibile. Difficile? Forse si ma è lecito sognare.