Il vecchio che leggeva romanzi d’amore – Luis Sepúlveda

Sapeva leggere,

Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita.

Sapeva leggere.

Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia.

A El Idilio, nel bel mezzo della foresta pluviale ecuadoriana, in una povera baracca, fatta di canne intrecciate e foglie, vive un vecchio, solo, un libro sgualcito tra le mani…

“Leggeva lentamente, mettendo insieme le sillabe, mormorandole a mezza voce come se le assaporasse, e quando dominava tutta quanta la parola, la ripeteva di seguito. Poi faceva lo stesso con la frase completa, e così si impadroniva dei sentimenti e delle idee plasmati sulle pagine.”

Antonio Josè Bolìvar Proano, è un uomo che non ha più niente. È ormai stanco e solo. 

Una vita passata nella foresta dove arriva come colono ma poi conosce gli Shuar, gli indigeni del posto, che lo accolgono nella loro tribù e gli insegnano come amare e apprezzare quello che la natura ha da offrire. Di questa esperienza gli rimane il grande rispetto per la natura e le sue creature che i gringos, capaci solo di sfruttare e distruggere, non saranno mai in grado di capire.

Ma un giorno un gringo ammazzò per diletto i cuccioli di un tigrillo e la madre impazzì di dolore e iniziò lei stessa a uccidere in una disperata, straziante, folle vendetta verso il nemico umano. 

Fu così che venne ritrovato il cadavere di un uomo bianco e di questo delitto furono accusati i giovani Shuar che lo avevano rirovato.

Fu così che toccò al bianco che visse con gli indios, consapevole della loro innocenzza, affrontare la “belva”, perchè lui solo aveva imparato dalla giungla l’etica dello scontro. Seguire la magnifica bestia e sfidarla secondo le leggi della foresta in cui due avversari combattono la morte inevitabile ma equa, priva dell’abominevole propensione allo sterminio.

Questo breve ma intenso romanzo di Sepúlveda non è solo denuncia verso una natura ferita ma un canto d’amore dedicato a una terra che preserva intatta la sua verginità e ci induce a sperare in un mondo migliore e a sognare, come succede al vecchio Antonio Jose Bolivar quando legge i suoi romanzi d’amore.

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